Solstizio Invernale "giubilare" del 21.12.2024

Solstizio invernale giubilare quest’anno, non solo perché a distanza di 3 giorni si inaugura il Giubileo 2025 della Chiesa Cattolica.

Ma soprattutto perché la mappa astrologica calcolata a Greenwich, ci invita a guardare in faccia un tema che attanaglia gli esseri umani, nel profano come nel sacro: la SCHIAVITU’ del DEBITO.

Sul lato profano è quella prodotta da PROTOCOLLI di autorità finanziarie che li stabiliscono a proprio vantaggio, sulla base dell’assunto, dato per certo, che le risorse siano limitate.
Creando denaro dal nulla, imponendo pesi sproporzionati all’essere umano, costringendolo a girare dentro una ruota del criceto, così da succhiarne il VALORE.
Se non rispetti i protocolli, il tuo DEBITO aumenta, aumenta, aumenta e tu sei uno schiavo perpetuo.

E nella mappa si leggono movimenti dietro le quinte per il ripristino della sovranità monetaria dei singoli popoli, nonché per far prendere il volo ad un sistema economico finanziario basato su BENI REALI.

Sul lato sacro, prendo spunto proprio dal Giubileo cattolico, ben diverso dall’originale ebraico che prevedeva una serie di pratiche, tra cui la restituzione delle terre ai loro antichi proprietari, la remissione dei debiti, la liberazione degli schiavi e dei prigionieri.

Qui, un’autorità religiosa, la Chiesa cattolica, stabilisce dei PROTOCOLLI seguendo i quali ti RIMETTE non solo i DEBITI (peccati) ma la relativa pena temporale per quando andrai nell’aldilà.

Peccato … che il DEBITO sia un concetto che mantiene la nostra coscienza in SCHIAVITU’. Il profano è un riflesso del sacro, ed infatti l’enorme passaggio evolutivo che l’umanità sta attraversando è quello di assumersi la responsabilità individuale nel rapporto con il divino, senza intermediari terreni.

Un passo necessario per farlo è liberarsi dalla mentalità da schiavo, in cui un dio fatto ad immagine e somiglianza dell’uomo, giudica, punisce e concede la REMISSIONE condizionata.

Ma allora nella parabola del Figliol Prodigo, perché il Padre attende a braccia aperte il figlio “perduto” e fa FESTA nonostante i di lui comportamenti scellerati?

Non a caso è proprio il figlio che si sente “indegno” e chiede di essere trattato come un servo, mentre invece il padre lo accoglie incondizionatamente perché “è rientrato in sé stesso”.

Il CRISTO ci ha detto IO SONO la VIA per trovare la VERITÀ e vivere la vera VITA.
È quell’IO SONO che va fatto emergere in ciascuno di noi, connettendosi all’energia cristica, come scelta individuale e libera per riscattare noi stessi. Ma ciò richiede molta maturità.

Necessaria per scoprire il “divino in noi” non per autoproclamarsi “dio di sé stessi”. Processo che passa attraverso la rinascita del Femminile come da messaggio di SEDNA e Haumea.

Sono pochi individui in questo momento ad averla questa maturità. Sono sufficienti? Se il Cosmo, che non fa errori, punta su di loro per deporre i semi del nUOVO, ritengo proprio di sì. Ma è fondamentale che ognuno si assuma la responsabilità del proprio tassello.

Permettendo la disattivazione del condizionamento religioso e mondano che ancora agisce in sé.

Nel VIDEO qui, illustro anche i riflessi di tutto questo nei temi natali degli attori che sul palcoscenico stanno agendo in questo processo.