PLENILUNIO in CANCRO del 30.12.2020
Che il 2020 si sia aperto (10 gennaio) e si chiuda ora (30 dicembre) con un PLENILUNIO in CANCRO a me già dice molto, soprattutto notando che i gradi di Sole e Luna sono i medesimi in cui si trovavano i Nodi Lunari in quei primi giorni di Gennaio.
Come pure che entrambi i Pleniluni si siano verificati in prossimità di eventi epocali come la congiunzione in Capricorno di Saturno e Plutone (il 12 gennaio) e la congiunzione in Acquario a ZERO gradi di Saturno e Giove (il 21 dicembre).
Mi parla del COMPLETAMENTO di un processo di RICAPITOLAZIONE (confermato anche dai numeri) di tutto ciò che abbiamo sperimentato e creato nel vecchio paradigma di INTERPRETAZIONE della realtà in via di dissoluzione, facendoci vivere concentrate in poco tempo, cose nascoste più o meno bene sotto il tappeto, affinché le potessimo vedere e indurre così il maggior numero di esseri umani a percorrere NUOVE STRADE (in funzione del proprio livello di coscienza): quelle di un nuovo e SCONOSCIUTO paradigma.
Di questo ci parla chiaramente, con numeri e astri, il Plenilunio di fine anno, un 2020 maledetto dai più, che moltissimi non vedono l’ora di gettarsi alle spalle (abitudine consolidata da tempo e quest’anno sicuramente amplificata), quando invece il grande suggerimento datoci da un simbolo collegato al numero 20, la lettera ebraica KAF (che significa CORONA) è quello di BENEdire la prova che si sta vivendo per estrarne un POTENZIALE.
Quanti ricordano che ad inizio anno abbiamo “rischiato” una deriva bellica dopo la strana uccisione del generale iraniano Soleimani (3 gennaio) che aveva suscitato la risposta di Teheran “ora gli USA preparino le bare?” Sarebbe stata una prova davvero terribile, in piena risonanza con la vecchia energia guerrafondaia in fase di smantellamento.
La prova è stata ben altra, indubbiamente addolcita se paragonata ad una guerra a suon di bombe, e allora chiedo quanti se non si fossero trovati “sfidati” da tante e rocambolesche situazioni, si troverebbero ora indotti a prendere in considerazione nuove strade?
Scoprendo al proprio interno risorse che mai avrebbero pensato esistessero?
In questa chiusura d’anno percepisco però una sorta di INSIDIA, quella di pensare di aver capito cosa sta accadendo nel mondo, rimanendo invischiati nelle vecchie INTERPRETAZIONI basate su conoscenze e profezie nate nel vecchio campo di coscienza in corso di disgregazione.
Mentre ci è stato tramandato (se prendiamo le letture sacre al di là dell’aspetto religioso come messaggi da decodificare) nella Prima Lettera ai Corinzi, capitolo 13, versetti 8 e 9 “Le profezie scompariranno. In modo imperfetto noi conosciamo, in modo imperfetto profetizziamo”.
Lo sento attraverso quella Gran Croce Mobile che ci sta accompagnando da alcune settimane e parla della CROCIFISSIONE della nostra mente (coinvolgendo Nettuno, Nodi Lunari, Vesta e ora anche Venere) sballottata di qua’ e di là, che fatica a discernere tra tutto e il contrario di tutto.
Continua infatti a giungermi un sussurro … ATTENZIONE a non prendere un GRANCHIO (in un plenilunio in Cancro ci sta molto bene).
Perché solo ad una mente NUDA, cioè spogliata da tutto ciò che inevitabilmente porta con sé (simbolo sabiano della LUNA), può essere RIVELATO il significato spirituale e lo scopo al centro di ogni situazione della vita (simbolo sabiano del SOLE).
Il grande dono dell’ultimo Plenilunio è proprio questo, la comprensione del senso nell’aver vissuto questa grande prova, individualmente e collettivamente.
Perché nessuno di noi possiede la verità, dato che tutti in un modo o nell’altro interpretiamo basandoci su conoscenze del campo di coscienza ora in disgregazione che non possono cogliere la REALTA’ ULTIMA in tutta la sua complessità.
Il Plenilunio ci mostra anche nei numeri che sta accadendo un completamento in vista di un NUOVO che per INIZIARE deve PARTIRE da ogni singolo TEMPIO umano RINNOVATO (numero 46 somma totale del giorno) perché in grado di assumere liberamente e responsabilmente il suo ruolo nel mondo (numero 30), facendosi guidare dal SENTIRE INTUITIVO più che dalle INTERPRETAZIONI.
Ricordandoci che siamo noi i responsabili della nostra LIBERTA’ e che in qualità di Esseri divini nella materia siamo già liberi. Per cui solo quando riusciamo a percepire la nostra Essenza divina, l’illusione della PRIGIONIA CADE da SOLA.
Quell’essenza divina, la nuova dimensione dell’essere, ordine di scuderia del primo Novilunio dell’anno astrologico in Ariete che rappresenta l’intento che ci accompagna in questi anni venti.
Senza ATTENdere quindi che la LIBERAZIONE ci venga data da qualcosa o qualcuno esternamente o, come raccontano molte profezie canalizzate nel campo di coscienza del vecchio paradigma, avendo paura di essere IMPRIGIONATI da qualcosa di esterno.
Significherebbe interferire con la dissoluzione di quel campo di coscienza, rallentando il processo di liberazione (ne parla il numero 42 somma di giorno e mese), resistendo cioè alla mutazione del DNA di cui ci ha parlato il numero 23 negli ultimi Noviluni e che ritroviamo ora raddoppiato nel numero 46, somma della giornata.
Numero che ci racconta che in questo modo viene ricostruito il Tempio del nostro Corpo, portatore di quella Nuova Coscienza in grado di manifestare ciò che ancora è sconosciuto, attraverso l’energia dell’AMORE e non più della PAURA (riallineamento del numero 8, significato della Chet di valore 8).
Dove portiamo ATTENZIONE lì fluisce la nostra energia e lì manifestiamo sempre più velocemente ciò che portiamo dentro: PAURA o AMORE?
Cosa ci muove dietro ad ogni azione?
Questa è la cartina di tornasole a cui porre davvero attenzione.
Tra l’altro da un po’ di tempo, mi sto chiedendo se molte delle conoscenze esoteriche, diffuse a inizio del 1900 oltre i confini dei circoli ristretti che le avevano tramandate, possano essere divenute cibo mal interpretato da individui ancora immaturi, con l’effetto collaterale di aver contribuito a creare “mostri astrali” entrati a far parte dell’immaginario collettivo attraverso romanzi, film e racconti.
Contribuendo paradossalmente a creare un bolla illusoria distopica a cui molti umani rischiano di agganciarsi, attraverso la paura, facendola divenire la loro realtà percepita.
Col rischio di rimanere dentro ai recinti di vecchie paure e schemi, riproponendoli ancora ed ancora, come indica la vita che corre e ritorna della lettera Chet di valore 8.
Invece ora, karmicamente e con un grande sostegno in campo per spingerci verso l’alto (diversamente dal pensiero dominante di dovercela cavare da soli, slegati da un Cosmo Creativo a cui invece apparteniamo), ci viene mostrato che il CANCELLO è APERTO, che il Nuovo è già qui, me spetta a noi attraversare quella soglia lasciandoci mettere a nudo rispetto a tutte le certezze acquisite.
Anche quella che le risorse siano limitate, come ho già avuto modo di raccontare in occasione della Grande Congiunzione di Giove e Saturno, e che qui viene esplicitamente ricordato attraverso il numero 42 nella sua accezione I-CHING. Certezza che crea i presupposti perché la gran parte dell’umanità dia il suo consenso a rendersi prigioniera di un sistema economico e finanziario vorace e privo di ogni collegamento con l’ordine naturale del cosmo.
Ecco perché ritengo che sia fondamentale salutare questo 2020 dopotutto con gratitudine, perché volersene sbarazzare prima possibile significherebbe credere ancora che esternamente ci sia qualcosa che ha potere su di noi, e non aver colto il grande potenziale in esso nascosto.
E di converso, approcciarsi al 2021 senza quella spasmodica attesa che possa arrivare chissà che cosa a cambiare l’esterno, perché ancora una volta significherebbe delegare fuori ciò che invece NOI possiamo permettere venga RINNOVATO da dentro e manifestato nella materia.
Quanti più riusciremo a farlo tanto più il campo di coscienza beneficerà di questa gratitudine dando spazio a quello sconosciuto che solo attraverso di noi può prendere FORMA.
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